venerdì 10 marzo 2017

CODING

Vi ripropongo qui i link da cui avviare i vari percorsi di coding, in modo da accedere più rapidamente.



Per familiarizzare con l'ambiente di apprendimento e fare una prima conoscenza con concetti che sono alla base di qualunque linguaggio di programmazione:




lunedì 6 marzo 2017

Si riparte !!!

E ripartiamo dal  nuovo laboratorio realizzato con il nostro progetto "Uno spazio 3.0 per la didattica", grazie ai fondi PON FESR “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.








 Con questo laboratorio abbiamo inteso implementare un ambiente didattico innovativo orientato ad una Fab Lab. Un ambiente utilizzabile da tutte le classi dell’istituto che permetta di focalizzare la didattica su una collaborazione totale tra gli allievi ed il docente e di offrire la possibilità di ricerca e sviluppo delle conoscenze in modo diretto e semplificato.
La struttura dell’aula laboratoriale, così come progettata, ci ha permesso di avere in utilizzo, oltre alla LIM già presente, una stampante 3D, arredi modulari e flessibili che integrano elettronica e multimedialità, apparecchiature multimediali come notebook per gestire in mobilità elaborazioni e collaborazioni con il docente e i gruppi di lavoro coinvolti di volta in volta.
Ci siamo, inoltre, dotati di KIT di robotica Lego Education WeDo nella convinzione che per costruire un sapere solido, bisogna partire dal concreto, progettare, costruire, provare e riprovare.


La nostra scuola ha già da tempo introdotto percorsi di coding nella didattica curriculare e le nostre classi sono intese come comunità di pratiche in cui i bambini condividono le loro idee, giuste o sbagliate che siano. Discutono e apprendono uno dall'altro perché ogni idea, ogni ipotesi hanno la stessa dignità.
Il fascino esercitato dai robot sui bambini fa sì che essi possano fare esperienze inoltrandosi nel mondo scientifico (e non solo) mediante un approccio divertente e attraverso la valorizzazione dell’errore che non crea sconforto o frustrazione, ma attiva la voglia della sfida e la capacità di rivedere e modificare i propri ragionamenti e i risultati che ne derivano, senza sentirsi giudicati o messi alla prova.
Questa è la nostra idea di scuola inclusiva. Una scuola in grado di valorizzare e non giudicare, di potenziare le diversità e di farne un punto di forza, di potenziare le attitudini creative, la comunicazione e la cooperazione.

Come diceva Seymour Papert “La costruzione che ha luogo nella testa spesso si verifica in maniera particolarmente felice quando supportata dalla costruzione di qualcosa di molto più concreto: un castello di sabbia, una torta, una casa di Lego, un programma per computer, una poesia, una teoria dell’universo...” (1994).